Paulo Coelho

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Edizione nº 127: Il guerriero della luce e la strategia

Author: Paulo Coelho

Il guerriero della luce e la strategia

Una spada puí² durare poco, ma il guerriero ha bisogno di durare a lungo. Percií² non si lascia ingannare dalle proprie capacití  ed evita di farsi cogliere di sorpresa. Egli dí  a ogni cosa il valore che essa merita di avere.

Tante volte, davanti a questioni gravi, il demonio gli sussurra all’orecchio: “non ti preoccupare di questo, perché non è una cosa seria.”

Altre volte, davanti a cose banali, il demonio gli dice: “hai bisogno di applicare tutta la tua energia per risolvere questa situazione.”

Il guerriero non ascolta cií² che il demonio gli sta dicendo.

Egli è il maestro della propria spada.

Attenzione con l’alleato

Un guerriero non va con chi vuole fargli del male. E tanto meno lo si vede in compagnia di quelli che desiderano “consolarlo”.

Evita chi sta al suo fianco solo in caso di sconfitta. Questi falsi amici vogliono dimostrare che la debolezza compensa.

Sempre gli portano cattive notizie. Sempre tentano di distruggere la fiducia del guerriero – sotto il manto della “solidarietí “.

Quando lo vedono ferito, si sciolgono in lacrime, ma in fondo al cuore sono contenti perché il guerriero ha perduto una battaglia. Non capiscono che questo fa parte del combattimento.

I veri compagni di un guerriero stanno al suo fianco in ogni momento, nelle ore difficili e nelle ore facili.

Negoziando con il nemico

Quando il momento del combattimento si avvicina, il guerriero della luce è pronto a tutte le evenienze. Analizza ogni possibilití  e domanda: “cosa farei se dovessi lottare con me stesso?”

Scopre cosí¬ i suoi punti deboli.

In questo momento, l’avversario si avvicina; ha con sé la borsa piena di promesse, trattati, negoziati. Ha proposte allettanti e alternative facili.

Il guerriero analizza ognuna delle proposte; cerca anche un accordo, ma senza perdere la dignití . Se eviterí  il combattimento, non lo farí  perché è stato sedotto, ma perché ha ritenuto che questa fosse la strategia migliore.

Un guerriero della luce non accetta doni dal suo nemico.

In difesa e in attacco

Il guerriero adotta la cautela con le persone che pensano di poter controllare il mondo, determinare i propri passi, e sono sicure di conoscere il cammino. Esse sono sempre tanto fiduciose nelle proprie capacití  decisionali che non avvertono l’ironia con cui il destino scrive la vita di ciascuno.

Il guerriero della luce ha dei sogni. I suoi sogni lo fanno andare avanti. Ma egli non commette mai l’errore di pensare che il cammino sia facile e la porta sia larga.

Sa che l’Universo funziona come l’alchimia: solve et coagula, dicevano i maestri. “Concentra e disperdi le tue energie, secondo la situazione.”

Ci sono momenti in cui agire e momenti in cui accettare.

Davanti alla sconfitta

Il guerriero della luce sa perdere. Egli non tratta la sconfitta con indifferenza, adottando frasi sul tipo “beh, questo non era tanto importante”, oppure “per la verití , non era proprio questo che volevo.”

Accetta la sconfitta come tale e non tenta di trasformarla in vittoria o esperienza. Sopporta il dolore delle ferite, l’indifferenza degli amici, la solitudine della perdita. In quei momenti, dice a se stesso: “ho lottato per qualcosa e non ce l’ho fatta. Ho perduto la prima battaglia.”

Questa frase gli dí  forza. Egli sa che nessuno vince sempre – ma i coraggiosi alla fine vincono sempre.

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